In data 27 settembre 2021, il comitato sezionale ha organizzato una conferenza presso l’Hotel de la Paix a Lugano rivolto ai titolari e responsabili delle carrozzerie ticinesi, con l’obiettivo di illustrare brevemente la situazione attuale del mercato delle carrozzerie e sensibilizzare sulle sfide che toccheranno settore della carrozzeria, con particolare importanza alla formazione professionale: tassello fondamentale che permetterà alle aziende di essere pronte al cambiamento e di adattarsi al mercato.
Il futuro delle nostre carrozzerie è nelle nostre mani, e nei cambiamenti che decidiamo di realizzare oggi. Questo è stato il motto della conferenza, che ha visto la partecipazione di oltre 70 persone.
Il parco veicoli svizzero è in costante aggiornamento e il settore dell’automobile sta vivendo un importante mutazione con l’arrivo di numerosi veicoli elettrici. Proprio questi due fattori sono gli elementi chiave dell’analisi tracciata dal presidente Damiano Crivelli.
Per poter manipolare con maggiore competenza i numerosi sistemi di sicurezza presenti sui veicoli, i nuovi materiali e le più recenti tinte colore (che in alcuni casi possono interferire con alcuni radar) gli operatori delle carrozzerie devono farsi trovare pronti. L’unico modo è quello di aver assolto una formazione di base nel settore, e avere accesso a una formazione continua di qualità. Questi due punti permetteranno inoltre di lavorare con sicurezza sui numerosi veicoli elettrici che dovremo accogliere con più frequenza nelle nostre carrozzerie.
Proprio il forte aumento delle vendite dei veicoli elettrici in svizzera (analizzate nella presentazione) potrebbero indirettamente generare dei cambiamenti nel nostro settore. Le officine meccaniche prospettano infatti una perdita del 35% sul mercato totale nei prossimi anni. A causa di ciò ha avvertito il presidente: “le officine potrebbero intensificare la loro presenza nei loro reparti di carrozzeria a svantaggio delle aziende che si sono rivelate obsolete e impreparate al cambiamento”.
Nel proseguo della conferenza sono state presentate alcune interessanti cifre che hanno mostrato la distribuzione del personale all’interno delle aziende ticinesi. I dati del 2015 della Commissione Paritetica Cantonale hanno permesso di analizzare la situazione in maniera molto precisa e i dati che ne sono scaturiti lasciano poco spazio all’interpretazione.
Ogni anno le carrozzerie ticinesi necessitano di almeno 10 nuovi carrozzieri per far fronte al solo invecchiamento del personale. Da un recente censimento eseguito dalla sezione ticinese si evince che tale numero è raggiunto unicamente grazie all’iniezione di personale non qualificato, visto che poco più di 5 giovani diplomati (su 20/25) proseguono la propria carriera in una delle nostre aziende, a fronte dei 40 ragazzi di media che ogni anno scelgono una formazione di base nel nostro settore.
Per poter raggiungere l’obiettivo del ricambio generazionale il comitato è intenzionato ad innalzare il numero dei ragazzi in formazione, lavorando sull’attrattività della professione e sulla promozione della stessa.
Per riuscire in questo Carrosserie Suisse sezione ticino in collaborazione con l’ufficio dell’orientamento ha deciso di:
- Migliorare i processi di selezione dei candidati grazie a una serie di strumenti forniti alle aziende: test attitudinale e piani uniformati di stage;
- Coinvolgere i ragazzi delle medie presso il proprio centro professionale per corsi di introduzione specifici per ogni professione;
- Svolgere dei corsi di introduzione specifici per le ragazze, che ancora sono poco presenti nelle nostre aziende.
Allo stesso tempo il comitato sezionale si è prefissato di accompagnare e seguire con più interesse il percorso di ogni ragazzo in formazione:
- Collaborando con Projuventute per permettere ai ragazzi di superare il trauma del passaggio dalla scuola al mondo lavorativo, e di intervenire a supporto delle aziende qualora vi fossero delle situazioni di crisi da risolvere;
- Dando seguito all’esito dei corsi interaziendali e organizzando dei veri e propri corsi di recupero presso il centro di formazione;
- Intensificando il cambio di cultura in azienda grazie anche al concetto “Azienda formatrice TOP” presentato a fine conferenza;
La nuova professione di Carrozziere/a riparatore/trice, che è stata presentata durante la serata dal vicepresidente Matteo Umiker, ben si inserisce nel processo di miglioramento che è stato avviato da parte del comitato. La nuova professione, che diventerà realtà a settembre 2022, si pone come una valida formazione alternativa a quella del/la lattoniere/a e del/la verniciatore/trice. La minor durata della formazione (3 anni) e il suo inserimento ben equilibrato fra i due reparti, potrà fornire i giusti stimoli all’interno delle nostre aziende.